Anno nuovo, vigne nuove!
In quest’anno funesto, dove l’emergenza Covid-19 ha messo in ginocchio il mondo del vino (e non solo), tra i vignerons di tutta Italia si è diffuso il motto, o meglio l’hashtag, #lavignanonsiferma. Già, perché in un momento in cui tutto il mondo si è fermato e chiuso al sicuro delle proprie case, la natura ha continuato ad andare avanti chiedendo a tutti noi di continuare a lavorare guardando all’annata e al futuro.
Ci siamo sentiti fortunati a condividere questo momento con le nostre famiglie a portare avanti un progetto nato tra quattro amici e che oggi continua a crescere, al ritmo di nottate a caccia di nottue, sveglie all’alba per dare i nostri preparati, potature e vendemmie, grigliate, scoperte e avventure, insieme, malgrado tutto.
Le nuove vigne, un nuovo capitolo.
In un anno così, noi abbiamo scommesso.
VIGNA CAMPETTO
400 metri di altitudine vicino alla frazione Madonna delle Grazie. In piano.
Terre bianco gialle e tessitura sciolta, sabbiosa.
Barbatelle: Nebbiolo.
VIGNA GALLO
400 metri di altitudine in frazione Valunga. Esposizione sud-est.
Terre bianco gialle.
Barbatelle: Nebbiolo.
VIGNA PINETA
400 metri di altitudine in frazione Valunga. Pianeggiante con leggera inclinazione a Nord
Terreno misto sabbioso e argilloso (argille rosse) con molte pietre.
Barbatelle: Pinot nero selezione massale da un vivaio alsaziano e certificate biodinamiche. Prima dell’impianto le barbatelle hanno riposato per 48 ore in acqua dinamizzata con preparato 500P e l’impianto è stato fatto in luna calante, giorni di frutti.